C'era bisogno di un altro sito sui telefilm?
Esistono diversi siti dedicati al mondo dei telefilm ma praticamente tutti presentano una prerogativa: in essi si parla quasi esclusivamente dei serial più recenti e popolari. Telefilmania.it nasce per colmare questa lacuna essendo in particolar modo dedicato ai telefilm più datati o di nicchia. Non che non si possa parlare di Lost o del Dr.House ma il sito si pone come principale scopo la raccolta e lo scambio di informazioni su serie "cult" come Chips e Supercar, serie scomparse come Baretta o Lou Grant e serie "minori" (non per qualità) quali Squadra Emergenza o Alla corte di Alice.
Oz

Chiariamolo subito: OZ è un telefilm da "bollino rosso". Le tematiche trattate, la crudezza di alcune immagini, il linguaggio adottato e la drammaticità di molte scene lo rendono, infatti, adatto ad un pubblico non soltanto esclusivamente adulto, ma anche dotato di stomaco forte. Detto questo, va però fugato il dubbio che tale forte caratterizzazione sia una scelta sensazionalista mirata a nascondere una pochezza dei contenuti (come spesso accade per produzioni "violente"): lo spessore della narrazione è infatti decisamente apprezzabile.
OZ narra della vita all'interno di un penitenziario di massima sicurezza degli Stati Uniti (Oswald Maximum Security Correctional Facility). Più precisamente la trama del telefilm è incentrata sulla sperimentazione attuata da un dirigente carcerario (Tim McManus, interpretato dall'attore Terry Kinney) nella realizzazione di un reparto speciale di tale penitenziario, chiamato "paradiso" (in realtà la traduzione letterale dell'originale "Emerald City" sarebbe "città di smeraldo"). In questo "braccio" speciale non ci sono sbarre ma pareti trasparenti, e le celle dei detenuti vengono per questo denominate "acquari". Gli ospiti del "paradiso" godono di alcune agevolazioni quali la TV, una lavanderia automatica ed anche una cabina telefonica, nell'ottica (promossa da McManus) di una detenzione che non sia solo punitiva, che più e più volte sembrerà dimostrarsi utopica nel corso del serial.

SCHEDA
Titolo: Oz
Titolo originale: Oz
Genere: Drammatico
Anno: 1997-2003
Stagioni: 6
Ideatore: Tom Fontana
Produttori: Tom Fontana, Barry Levinson
Musiche: David Darlington, Steven Rosen
La sensazione di fondo che permea l'atmosfera del telefilm attraverso lo sviluppo narrativo delle varie stagioni, è la disperazione. Non la disperazione come stato emotivo, ma come ineluttabilità del destino dei detenuti, che sembra frustrare ogni speranza di cambiamento e riabilitazione. Anche un semplice "incidente di percorso", come può essere una condanna per guida in stato di ebbrezza, spalanca le porte dell'inferno (mascherato da "paradiso") e trascina quello che potremmo tranquillamente definire un comune cittadino (quindi non un criminale) in una spirale di violenza e vendetta che ne segneranno per sempre l'esistenza e rovineranno anche la vita di tutti i suoi cari. La lezione che sembra impartire OZ è dunque chiara, per quanto il serial non sembra caratterizzato da intenti moralistici: il crimine, non solo "non paga", ma rappresenta una strada senza uscita verso l'autodistruzione, e la detenzione non può avere nessuna valenza riabilitativa perchè getta anche chi ha sbagliato una sola volta nei meandri più turpi e meschini della condizione umana, rendendolo inevitabilmente, un criminale.
Ma, al di là di tale disperazione, OZ offre spunti di "lettura" interessanti, dovuti al fatto che la comunità carceraria del penitenziario di Oswald rappresenta un vero e proprio microcosmo con i suoi equilibri e le sue interazioni sociali. La suddivisione dei detenuti in gruppi etnici, religiosi o politici, già accennata all'inizio della serie, assumerà sempre maggiore importanza con il susseguirsi delle stagioni, determinando molte delle vicende portanti della saga. Nel braccio del "paradiso" ci sono gli ispanici "latinos", gli "zombie" afroamericani ("gangstas" in originale), gli italiani (inevitabilmente mafiosi), i razzisti "ariani", i mussulmani, gli omosessuali, i motociclisti, i cristiani, e non ci vuole molto intuito per comprendere come la convivenza tra tali gruppi sia potenzialmente esplosiva.

A complicare tale situazione ci sono poi le guardie carcerarie, spesso corrotte e violente, sempre pronte a favorire questo o quel gruppo per interessi economici o "politici". Con la complicità di tali guardie la droga circola quasi liberamente a OZ, costituendo fonte di potere economico e politico, merce di scambio, motivo di alleanze e causa di efferati delitti. Dunque il "sogno" di McManus di una detenzione costruttiva sembra piuttosto un incubo, e questo nonostante le strutture di assistenza offerte ai detenuti del "paradiso". Gli ospiti di OZ possono infatti contare sulla assistenza psicoterapica di Sorella Peter Marie (interpretata da Rita Moreno), che organizza anche un gruppo di sostegno per ex tossicodipendenti, e sulla assistenza spirituale di Padre Mukada (B.D. Wong) che, da prete cattolico, offre il proprio sostegno a reclusi di ogni fede, oltre che sulla assistenza sanitaria della Dottoressa Gloria Nathan (Lauren Vèlez), la cui vita personale sarà completamente stravolta dal suo impegno professionale. Rappresentanti delle istituzioni sono inoltre il direttore Leo Glynn (Ernie Hudson) ed il governatore James Devlin (Zeljko Ivanek).

Troppo nutrito il cast dei detenuti per parlare di tutti diffusamente, non me ne vogliano gli estimatori della serie nel caso tralasciassi il loro personaggio preferito. Il primo detenuto che voglio menzionare, perchè emblematico di quella ineluttabilità del destino di cui si è parlato, è Tobias Beecher (interpretato dall'attore Lee Tergesen): avvocato e membro rispettabile della comunità, finisce in carcere a seguito di un incidente stradale, e inizierà una odissea personale che lo trasfigurerà completamente rendendolo letteralmente un altro uomo. Nemesi di Beecher è Vern Schillinger (J.K. Simmons), capo degli "ariani" e capace di violenze inenarrabili, spesso in nome di principi che lui considera "sani" e "americani". Augustus Hill non è personaggio cardine della trama di OZ, ma lo è del serial, in quanto per una curiosa scelta narrativa, interpreta il ruolo di narratore "esterno" alla storia, in suggestivi frammenti che solitamente aprono e concludono le puntate del telefilm. Interpretato dall'attore Harold Perrineau (che troverà poi maggiore fama in "Lost"), Hill è un detenuto di colore costretto sulla sedia a rotelle proprio dall'episodio che ne ha determinato l'arresto. Insieme a Beecher è uno dei pochi personaggi "positivi" tra i detenuti, più vittima che criminale. L'irlandese Ryan O'Reily (Dean Winters) è uno dei protagonisti assoluti delle vicende del serial: scaltro, stratega e con pochi scrupoli è in grado di tirare le fila di complesse macchinazioni avendo sempre ragione dei propri nemici senza nemmeno "sporcarsi le mani". Unica sua debolezza, la responsabilità della protezione del fratello piscologicamente disturbato Cyril (Scott William Winters) ospite anch'esso del penitenziario.

Kareem Said (Eamonn Walker) è l'imam della comunità mussulmana di OZ, personaggio controverso e combattuto tra i principi della sua religione e la determinazione necessaria a migliorare la condizione dei detenuti. Miguel Alvarez (Kirk Acevedo), inizialmente a capo della comunità latina, è protagonista e vittima di sviluppi che porteranno la sua condizione a un peggioramento costante, seguendo un destino che sembrava già scritto nei trascorsi criminali del padre e del nonno.
Chris Keller (Christopher Meloni) è uno dei personaggi più ambigui di OZ e in parte smentisce quel presupposto di ineluttabilità di cui abbiamo parlato, in quanto l'evoluzione del suo personaggio lo porterà a compiere atti inaspettatamente altruistici. Simon Adebisi (Adewale Akinnuoye-Agbaje), a lungo leader della comunità nera, è uno dei personaggi più carismatici ma l'evoluzione del suo personaggio lo porterà a conoscere alti e bassi nella popolarità di cui gode presso il suo gruppo e presso i suoi alleati.
Curiosamente, uno dei personaggi più palesemente negativi del serial non è un detenuto, bensì un agente di custodia: l'agente Claire Howell (Kristin Rohde) si rende infatti protagonista delle bassezze più meschine nei confronti di colleghi e detenuti, apparendo chiaramente rappresentato per catalizzare le antipatie dello spettatore.
Voglio segnalare nel cast la presenza di due personaggi noti per altri serial di successo. Nei primi episodi compare l'agente italiano Lenny Burrano interpretato da Skipp Sudduth, l'agente Sullivan di "Squadra Emergenza", mentre, dalla quarta stagione, appare Suzanne Fitzgerald nei cui panni invecchiati, a fatica, ho riconosciuto quella Betty Buckley già madre adottiva de "La Famiglia Bradford".
Da segnalare anche la presenza, nella prima stagione di un sempre grande Tony Musante nei panni del capo mafioso Nino Schibetta.
La serie OZ è nata nel 1997 dalla penna di Tom Fontana e ne sono state realizzate sei stagioni, tutte di 8 episodi, tranne la quarta composta da 16 episodi. Negli stati Uniti è andata in onda per la prima volta dal 1997 al 2003, mentre in Italia è giunta nel 2000.

Paolo Tortora
© telefilmania.it



PERSONAGGI E INTERPRETI

Tim McManus: Terry Kinney
Augustus Hill: Harold Perrineau
Tobias Beecher: Lee Tergesen
Leo Glynn: Ernie Hudson
Ryan O'Reily: Dean Winters
Vern Schillinger: J.K. Simmons
Simon Adebisi: Adewale Akinnuoye-Agbaje
Kareem Said: Eamonn Walker
Miguel Alvarez: Kirk Acevedo
Cyril O'Reily: Scott William Winters
Chucky Pancamo: Chuck Zito
Chris Keller: Christopher Meloni
Bob Rebadow: George Morfogen
Agamemnon Busmalis: Tom Mardirosian
Poeta: Craig muMs Grant
Kenny Wangler: J.D. Williams
Jaz Hoyt: Evan Seinfeld
Sorella Peter Marie Reimondo: Rita Moreno
Padre Ray Mukada: B.D. Wong
Agente Joseph Mineo: Philip Scozzarella
Dr. Gloria Nathan: Lauren Vélez
Agente Diane Whittlesey: Edie Falco
Agente Claire Howell: Kristin Rohde
Chico Guerra: Otto Sanchez
Agente Len Lopresti: Carl DiMaggio
Governatore James Devlin: Zeljko Ivanek
Agente Sean Murphy: Robert Clohessy
Agente Jason Armstrong: Timothy L. Brown
Antonio Nappa: Mark Margolis
Zahir Arif: Granville Adams
James Robson: R.E. Rodgers
Enrique Morales: David Zayas
Omar White: Michael Wright
Suzanne Fitzgerald: Betty Buckley
Shirley Bellinger: Kathryn Erbe
Clayton Hughes: Seth Gilliam
Burr Redding: Anthony Chisholm
Nino Schibetta: Tony Musante
Peter Schibetta: Eddie Malavarca
Nikolai Stanislofsky: Philip Casnoff
Raoul Hernandez: Luis Guzm�n
Desmond Mobay: Lance Reddick
Kevin 'Supreme Allah' Ketchum: Lord Jamar
Reverendo Jeremiah Cloutier: Luke Perry
Hamid Khan: Ernie Hudson Jr.
Leroy Tidd: Jacques C. Smith
Martin Querns: Reg E. Cathey
Agente Eugene Rivera: Nelson Vasquez
Lenny Burrano: Skipp Sudduth
Jefferson Keane: Leon
Tina Rivera: Judy Reyes
Hank Schillinger: Andrew Barchilon
Scott Ross: Stephen Gevedon



ELENCO EPISODI

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DVD

Le prime quattro stagioni sono state pubblicate in italia dalla Paramount:



La quinta e la sesta stagione non sono ancor state tradotte, doppiate o trasmesse in Italia. Di seguito i DVD ufficiali in lingua inglese:

Quinta stagione: http://store.hbo.com/detail.php?p=100466&v=hbo
Sesta stagione: http://store.hbo.com/detail.php?p=100625&v=hbo



SIGLA





LINKS

Sito ufficiale: http://www.hbo.com/oz/
(ATTENZIONE: possibili rivelazioni sugli episodi inediti in Italia)

Pagina su IMDB: http://www.imdb.com/title/tt0118421/



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